Tenera è la notte, F. S. Fitzgerald
“Tenera è la notte
e chissà, forse la Regina Luna è sul suo trono,
Però qui non c’è luce” (J. Keats)
Questo romanzo fu pubblicato nel 1934, l’opera alla quale lo
scrittore lavorò più a lungo e intensamente.
Le vicende narrate sono in parte autobiografiche, intime,
reali, in parte di fantasia.
Nicole è chiaramente Zelda, moglie dello scrittore. Il romanzo
inizia in medias res, nel pieno delle vacanze in Costa Azzurra, sole
scintillante, mare, tutto apparentemente perfetto e idilliaco.
Qui la giovane attrice Rosemary conosce i coniugi Diver e la loro variopinta cerchia di
amici, rimanendo affascinata dal brillante dottor
Dick Andando avanti nella lettura questo quadretto idilliaco si
frantuma, emergono le prime crepe e fratture, episodi di violenza, inquietudine, traumi
personali, inizia a venire fuori il lato oscuro del romanzo.
Mi è piaciuta particolarmente la seconda parte, quando
attraverso una lunga digressione viene raccontato l’incontro tra Dick e Nicole,
intenso e coinvolgente, poco a poco i tasselli si compongono a formare un
puzzle dove nulla è poi così perfetto e dorato, affiorano le fragilità dei
personaggi ,la loro complessa psicologia, malattia e nevrosi, la fatica di tenere
insieme quello che va disfacendosi. L’ombra oscura il sole, avanza la notte.
Anche il protagonista, scivolerà poco a poco nella
solitudine, nell’alcol, nell’infelicità, deriso da quelle stesse persone che in
fondo disprezzava.
Un romanzo malinconico, intenso, a mio avviso il più bello
dello scrittore, non è finzione letteraria, c’è la sua vita reale qui dentro, la
crisi di una coppia, il dissolvimento progressivo di un matrimonio, il dolore
che ne consegue, la sconfitta di Fitzgerald, della fragile Zelda e del loro
amore.
Il linguaggio è netto ed essenziale, notevole l’analisi
psicologica dei personaggi, viene messa a nudo sulla carta la loro anima
dolente e tenera. Un capolavoro indimenticabile sempre attuale.
« Buona notte bambina. È un gran peccato. Dimentichiamo
tutto questo... Tanta gente si innamorerà di te e sarà più bello incontrare il
tuo primo amore tutta intatta, anche emotivamente. È un'idea antiquata vero? »
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