La mia Africa, Karen Blixen (1937)
Un romanzo autobiografico, un diario di memorie ,che
racconta la vita vissuta in Africa dalla scrittrice, in una fattoria in Kenya
insieme al marito. Qui arrivarono nel 1913 alla ricerca di un nuovo emozionante
orizzonte. Nella fattoria si dedicano alla coltivazione di caffè, al suo
interno vive e lavora una comunità indigena.
Il tiepido rapporto con il marito aristocratico (culminato
poi nel divorzio )appassionato di caccia e disinteressato al resto, l’incontro fondamentale
con Denys Finch, la gestione solitaria
della fattoria, i momenti di crisi.
Ma soprattutto la natura, i paesaggi, i colori e gli odori,
l’amore per la popolazione locale, l’anima dell’Africa emergono dalle pagine straordinarie di questo romanzo.
Non mancano avvenimenti dolorosi e drammatici, l’Africa viene
raccontata con tutta la malinconica nostalgia da chi ha lasciato lì la parte
più importante di sé, il proprio cuore.
Una donna ed una terra incontaminata e selvaggia, tra amore,
passione, difficoltà. Questo libro è un respiro, un atto d’amore verso l’immenso
continente africano, cieli sconfinati,
luoghi, abitanti.
Una prosa limpida e scorrevole, un linguaggio denso, suggestive
e dettagliate le descrizioni.
Il titolo originale
(out of africa)sottolinea lo strappo, la separazione definitiva, l’amarezza di chi ha dovuto dire addio ad una terra pura,
dalla struggente bellezza, indimenticabile.
"Ora io so una canzone dell'Africa - pensavo - una
canzone della giraffa e della luna nuova sdraiata sul dorso, dell'aratro nei
campi e dei visi sudati degli uomini che raccoglievano il caffè - ma sa
l'Africa una canzone che parla di me? Vibra nell'aria della pianura il barlume
di un colore che io ho portato, c'è fra i giuochi dei bambini un giuoco che
abbia il mio nome, proietta la luna piena, sulla ghiaia del viale, un'ombra che
mi somiglia, vanno in cerca di me le aquile del Ngong?"
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