martedì 21 aprile 2015

Il coperchio del mare


Il coperchio del mare, Banana Yoshimoto

Il racconto di una tenera amicizia, un libro lieve, delicato, malinconico. Quasi un sussurro.
Mari dopo la laurea torna nel suo paese natale aprendo un piccolo chiosco di granite sulla spiaggia, qui conosce la piccola Hajime ragazzina inquieta e fragile, che racchiude  un immenso dolore nel corpo e nell’anima.
Il linguaggio è limpido, così come la trama. La riscoperta del valore delle  cose semplici ed essenziali, il legame con la natura, deturpata dall’inquinamento, l’importanza dell’amicizia, che aiuta le protagoniste nella crescita personale e argina il dolore, e poi il mare con i suoi profumi e colori, che calma e dà sollievo.
 Un libro pulito, che trasmette serenità, senza inutile clamore.
Un acquerello di colori tenui.
Anche nell'"Abito di piume"  ho percepito la  stessa particolare ed inconfondibile atmosfera, che la scrittrice riesce ad evocare sapientemente.

Alla fine dell'estate chi è stato l'ultimo a uscire dal mare?
L'ultimo è tornato a casa senza chiudere il coperchio del mare
E da allora per tutto questo tempo il mare è rimasto scoperchiato
I ciliegi, le dalie, le creste di gallo
I girasoli, le margherite e i papaveri
Perché continuano a fiorire
Ancora e ancora
In questo mondo senza te?”

Nessun commento:

Posta un commento