martedì 21 aprile 2015

Il maestro e margherita


Il maestro e margherita, Michail Bulgakov

Il maestro e margherita è un libro complesso, caleidoscopico, pubblicato tra il 1966 e il 1967,  che sovrappone diversi piani temporali, fornendo numerose chiavi di lettura: satirica, simbolica, allegorica. Satira feroce verso la Russia di quegli anni, la rigida censura stalinista, gli stessi intellettuali dell’epoca (critici saccenti, poeti ottusi e scadenti) l’ipocrita perbenismo della società moderna, vuota e superficiale.
 Molteplici le tematiche affrontate: il rapporto tra reale e irreale, bene e male, solitudine, amore, innocenza, dubbio, redenzione e infine quiete, il segreto dell’eternità.
Indimenticabili i personaggi: il maestro alter ego dello scrittore, perseguitato e oppresso, fragile e poetico, Margherita, donna e sublime letteratura, il loro amore puro, il misterioso Woland, satana in persona, che crea scompiglio e redime, i suoi buffi seguaci, Ponzio Pilato e il suo malinconico tormento. Tutti insieme affollano questo surreale ed ipnotico romanzo.
Quasi un sogno a occhi aperti.

“Un romanzo-poema, un libro in cui un realismo quasi crudele si fonde o si mescola col più alto dei possibili temi: quello della Passione.”

“Lei mi colpì non tanto per la sua bellezza, quanto per il senso di solitudine insolito, mai visto, che c'era nei suoi occhi…
 L'amore ci aveva sorpreso inatteso e violento come un assassino che sbuchi fuori d'improvviso, e ci aveva pugnalato entrambi. Così colpisce il fulmine, così colpisce la lama finnica. Del resto, lei sosteneva in seguito che non avvenne così, che noi ci amavamo sicuramente da sempre, senza saperlo, senza esserci mai visti. Già, l'amore ci aveva pugnalati di colpo. lo l'ho saputo quello stesso giorno, un'ora dopo, quando ci trovammo, senza accorgerci della città, vicino alle mura del Cremlino, sulla Moscova. Parlavamo come se ci fossimo separati la sera prima, come se ci conoscessimo da anni. Ci accordammo di ritrovarci il giorno dopo ancora lì sul lungofiume. Ci incontrammo. Il sole di maggio ci illuminava. E ben presto questa donna diventò la mia donna segreta.

 Veniva da me ogni giorno, nel primo pomeriggio, ma io cominciavo ad aspettarla fin dal mattino..”
 


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