Sono sempre io (Jojo Moyes)
La saga infinita di Louisa Clark...
In principio fu "Io prima di te", poi vide la luce "Dopo di te" e ora di recente pubblicazione approdato direttamente sul mio comodino "Sono sempre io". Gironzolando in libreria l'ho intravisto e acquistato per un impulso compulsivo irrefrenabile. Ma non potevano mettere almeno dei titoli un po' più originali a questi libri? A quanto pare no.
Nel terzo e si spera conclusivo capitolo della trilogia, ma non ci credo molto, Louisa Clark vola a New York perché vuole mettere alla prova se stessa, osare, vivere a pieno la vita, seguendo i suggerimenti del suo adorato Will, provando a dire sempre sì. Lascia in Inghilterra la sua stramba famiglia e il neo fidanzato Sam e si catapulta nella caotica, lussuosa e scintillante New York. Lavorerà infatti nell'elegante ed esclusiva zona dell'Upper East Side come assistente personale di Agnes, la fragile moglie del signor Gopnik, una famiglia molto ricca e agiata. Parteciperà a eventi mondani dell'alta società senza dimenticare mai da dove viene e chi è davvero. Si farà nuovi amici e poco a poco riuscirà a capire cosa vuole dalla vita, provando a realizzare i suoi sogni. Ho trovato del tutto inverosimile e assurdo un personaggio, il fantomatico sosia di Will, che riuscirà a colpirla e a sconvolgerla facendo riemergere un passato ancora attuale. In una città gigantesca come New York la prima persona che incontra casualmente appena si volta chi è? Il "sosia" di Will ma per favore...
Dopo il primo libro quello sì davvero emozionante e coinvolgente non c'era bisogno di questi libretti inutili in serie, anche perché è evidente che la buffa eroina dalle calze d'ape amerà sempre e per sempre il suo Will se lo sogna, lo pensa, lo cerca e vede ovunque anche a distanza di anni.
Un libretto facile, di rapida e agevole lettura di cui potevamo tranquillamente fare a meno.
Dacci un taglio Jojo.
Nel terzo e si spera conclusivo capitolo della trilogia, ma non ci credo molto, Louisa Clark vola a New York perché vuole mettere alla prova se stessa, osare, vivere a pieno la vita, seguendo i suggerimenti del suo adorato Will, provando a dire sempre sì. Lascia in Inghilterra la sua stramba famiglia e il neo fidanzato Sam e si catapulta nella caotica, lussuosa e scintillante New York. Lavorerà infatti nell'elegante ed esclusiva zona dell'Upper East Side come assistente personale di Agnes, la fragile moglie del signor Gopnik, una famiglia molto ricca e agiata. Parteciperà a eventi mondani dell'alta società senza dimenticare mai da dove viene e chi è davvero. Si farà nuovi amici e poco a poco riuscirà a capire cosa vuole dalla vita, provando a realizzare i suoi sogni. Ho trovato del tutto inverosimile e assurdo un personaggio, il fantomatico sosia di Will, che riuscirà a colpirla e a sconvolgerla facendo riemergere un passato ancora attuale. In una città gigantesca come New York la prima persona che incontra casualmente appena si volta chi è? Il "sosia" di Will ma per favore...
Dopo il primo libro quello sì davvero emozionante e coinvolgente non c'era bisogno di questi libretti inutili in serie, anche perché è evidente che la buffa eroina dalle calze d'ape amerà sempre e per sempre il suo Will se lo sogna, lo pensa, lo cerca e vede ovunque anche a distanza di anni.
Un libretto facile, di rapida e agevole lettura di cui potevamo tranquillamente fare a meno.
Dacci un taglio Jojo.
"Potevo essere Louisa Clark di New York o Louisa Clark di Stortfold, oppure una Louisa completamente diversa che non avevo ancora conosciuto. L'importante era fare in modo che nessuno fra coloro a cui permettevi di camminare al tuo fianco potesse decidere quale di queste versioni tu fossi e ti inchiodasse come una farfalla in una teca. L'importante era sapere che potevi sempre trovare il modo di reinventarti."
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