Piccoli suicidi tra amici, Arto Paasilinna
"In questa vita la cosa più seria è la morte;
ma neanche quella più di tanto."
ma neanche quella più di tanto."
Per sfuggire a quella tetra malinconia, all'apatia, alla depressione "il più formidabile nemico dei finlandesi" in occasione della festa di San Giovanni, festa della luce e del solstizio d'estate, tutti in paese si mobilitano per scacciare le ombre e i propri demoni interiori, accendendo falò sulle rive dei laghi, danzando, bevendo allegramente.
Eppure non tutti riescono a dissipare il buio.
In un fienile abbandonato tra i campi si incontrano casualmente due uomini, infelici e delusi dalla vita, condividono il medesimo proposito suicida.
Ma entrambi intralciano inconsapevolmente i piani dell'altro, quindi decidono di rimandare l'insano gesto a un momento più propizio.
Il direttore Rellonen, un matrimonio in crisi e disastrosi fallimenti lavorativi alle spalle e il colonnello a riposo Kemppainen, vedovo inconsolabile e terribilmente solo, deposte pistola e corda, le armi del delitto mancato, diventano amici, confidandosi le proprie pene, spezzando il cerchio malefico della solitudine.
Da lì a elaborare un piano ingegnoso il passo è breve. Decidono infatti di radunare un gruppo di aspiranti suicidi sparsi per il paese, per provare a risolvere problemi e afflizioni personali e perché no, farla finita tutti insieme, un gesto collettivo non privo di vantaggi economici, sconti per i necrologi ad esempio.
In fondo non hanno molto da perdere.
Attraverso un bizzarro annuncio su un giornale, un'efficiente segretaria, la vicepreside Helena Puusaari, anima dark, rossa tenebrosa, amante delle passeggiate solitarie nei cimiteri, organizzano un seminario a tema suicidio, riunendo un gruppo di persone provenienti da tutto il paese, che hanno un unico obiettivo, farla finita, abbandonando per sempre una vita deludente e problematica.
Alla guida del colonnello la Libera Associazione Morituri Anonimi, di recente costituzione, parte per il suo ultimo viaggio a bordo di un pullman lussuoso e accessoriato, la Saetta della Morte.
Dal mare ghiacciato e cupo di Capo Nord agli strapiombi della Alpi, fino alle scogliere a picco sull'oceano nella punta estrema dell'Algarve, la fine del mondo.
Eppure durante questo avventuroso e incredibile viaggio i morituri anonimi riscopriranno il piacere della vita, i problemi di un tempo ormai lontani.
Uniti, innamorati, fiduciosi nelle proprie possibilità accantoneranno la malsana idea iniziale.
Un libro pervaso da spietata ironia, battute fulminanti, vicende surreali, paesaggi naturali immensi dai nomi impronunciabili, una lettura scorrevole e divertente malgrado il tema del libro. Come non sorridere di fronte all'improbabile psicologa del seminario, talmente esperta in materia da aver tentato lei stessa il suicidio in gioventù, fino agli strambi personaggi, due dei quali arrivano a giocarsi l'anima a carte.
Il capitano di lunga secca e la sua improbabile barca ferraginosa, il "guastatriboli" Seppo Sorjionen, cantastorie spassionato, amante della vita, il domatore di visoni, l'intrepido lappone Uula e tanti altri che affollano le pagine del libro.
Ironia nera, natura selvaggia, un sorriso sarcastico e dissacrante sul mondo e sui suoi strambi abitanti, un libro in perfetto stile Paasilinna.
L'insolito gruppo inseguendo la morte tra lande desolate e paesaggi mozzafiato se ne fa beffe, riscoprendo poco a poco il gusto della vita, perché come ammonisce saggiamente lo scrittore "Si può scherzare con la morte, ma con la vita no. Evviva!"
Eppure non tutti riescono a dissipare il buio.
In un fienile abbandonato tra i campi si incontrano casualmente due uomini, infelici e delusi dalla vita, condividono il medesimo proposito suicida.
Ma entrambi intralciano inconsapevolmente i piani dell'altro, quindi decidono di rimandare l'insano gesto a un momento più propizio.
Il direttore Rellonen, un matrimonio in crisi e disastrosi fallimenti lavorativi alle spalle e il colonnello a riposo Kemppainen, vedovo inconsolabile e terribilmente solo, deposte pistola e corda, le armi del delitto mancato, diventano amici, confidandosi le proprie pene, spezzando il cerchio malefico della solitudine.
Da lì a elaborare un piano ingegnoso il passo è breve. Decidono infatti di radunare un gruppo di aspiranti suicidi sparsi per il paese, per provare a risolvere problemi e afflizioni personali e perché no, farla finita tutti insieme, un gesto collettivo non privo di vantaggi economici, sconti per i necrologi ad esempio.
In fondo non hanno molto da perdere.
Attraverso un bizzarro annuncio su un giornale, un'efficiente segretaria, la vicepreside Helena Puusaari, anima dark, rossa tenebrosa, amante delle passeggiate solitarie nei cimiteri, organizzano un seminario a tema suicidio, riunendo un gruppo di persone provenienti da tutto il paese, che hanno un unico obiettivo, farla finita, abbandonando per sempre una vita deludente e problematica.
Alla guida del colonnello la Libera Associazione Morituri Anonimi, di recente costituzione, parte per il suo ultimo viaggio a bordo di un pullman lussuoso e accessoriato, la Saetta della Morte.
Dal mare ghiacciato e cupo di Capo Nord agli strapiombi della Alpi, fino alle scogliere a picco sull'oceano nella punta estrema dell'Algarve, la fine del mondo.
Eppure durante questo avventuroso e incredibile viaggio i morituri anonimi riscopriranno il piacere della vita, i problemi di un tempo ormai lontani.
Uniti, innamorati, fiduciosi nelle proprie possibilità accantoneranno la malsana idea iniziale.
Un libro pervaso da spietata ironia, battute fulminanti, vicende surreali, paesaggi naturali immensi dai nomi impronunciabili, una lettura scorrevole e divertente malgrado il tema del libro. Come non sorridere di fronte all'improbabile psicologa del seminario, talmente esperta in materia da aver tentato lei stessa il suicidio in gioventù, fino agli strambi personaggi, due dei quali arrivano a giocarsi l'anima a carte.
Il capitano di lunga secca e la sua improbabile barca ferraginosa, il "guastatriboli" Seppo Sorjionen, cantastorie spassionato, amante della vita, il domatore di visoni, l'intrepido lappone Uula e tanti altri che affollano le pagine del libro.
Ironia nera, natura selvaggia, un sorriso sarcastico e dissacrante sul mondo e sui suoi strambi abitanti, un libro in perfetto stile Paasilinna.
L'insolito gruppo inseguendo la morte tra lande desolate e paesaggi mozzafiato se ne fa beffe, riscoprendo poco a poco il gusto della vita, perché come ammonisce saggiamente lo scrittore "Si può scherzare con la morte, ma con la vita no. Evviva!"
***
"Il più formidabile nemico dei finlandesi è la malinconia, l'introversione, una sconfinata apatia.
Un senso di gravezza aleggia su questo popolo sfortunato, tenendolo da migliaia di anni sotto il suo giogo, tingendone lo spirito di cupa seriosità. Il peso dell'afflizione è tale da indurre parecchi finlandesi a vedere nella morte l'unico sollievo. La malinconia è un avversario più spietato dell'Unione Sovietica.
Ma i finlandesi sono al tempo stesso un popolo combattivo. Non cedono mai. Si ribellano a ogni occasione contro il tiranno."
"Il più formidabile nemico dei finlandesi è la malinconia, l'introversione, una sconfinata apatia.
Un senso di gravezza aleggia su questo popolo sfortunato, tenendolo da migliaia di anni sotto il suo giogo, tingendone lo spirito di cupa seriosità. Il peso dell'afflizione è tale da indurre parecchi finlandesi a vedere nella morte l'unico sollievo. La malinconia è un avversario più spietato dell'Unione Sovietica.
Ma i finlandesi sono al tempo stesso un popolo combattivo. Non cedono mai. Si ribellano a ogni occasione contro il tiranno."
STAI PENSANDO AL SUICIDIO?
Niente panico, non sei solo
Ci sono altri che condividono le tue intenzioni, c'è perfino chi ne ha fatto un'esperienza preliminare. Scrivici di te ed esponi brevemente la tua situazione, forse potremo aiutarti. Specifica nella lettera il tuo nome e indirizzo, ti contatteremo. Tutte le informazioni fornite saranno considerate strettamente riservate e non saranno comunicate a terzi. Si prega chi non ha intenzioni serie di astenersi. Vogliate indirizzare le vostre gentili risposte fermo posta presso le Poste centrali di Helsinki, intestandole a: "Proviamoci insieme."
Niente panico, non sei solo
Ci sono altri che condividono le tue intenzioni, c'è perfino chi ne ha fatto un'esperienza preliminare. Scrivici di te ed esponi brevemente la tua situazione, forse potremo aiutarti. Specifica nella lettera il tuo nome e indirizzo, ti contatteremo. Tutte le informazioni fornite saranno considerate strettamente riservate e non saranno comunicate a terzi. Si prega chi non ha intenzioni serie di astenersi. Vogliate indirizzare le vostre gentili risposte fermo posta presso le Poste centrali di Helsinki, intestandole a: "Proviamoci insieme."
"Ulula chiese a Korpela di aprire la portiera anteriore del pullman e scese sulla scaletta. Poi agitò allegramente la mano in direzione del doganiere e gli gridò: Topi! Leggi con attenzione i giornali e ascolta le notizie alla radio, da un momento all'altro ci si butta! Ricordati che ti ho avvisato! I morituri ti salutano!"
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