Cinico, impietoso, onirico, disperato e sarcastico, dal linguaggio basso e gergale alle descrizioni sublimi, dall'orrore nudo e crudo a improvvise epifanie poetiche.
Il viaggio di un uomo dall'incubo della prima guerra mondiale alla soffocante e malarica calura africana, dalla folla solitaria di New York alla povera umanità che arranca tra miseria e malattia, giù fino in fondo alla notte nera e senza fine che ogni uomo si porta addosso, e quando la parola diventa tragica e dolorosa ti sorprende all'improvviso con la sua forza dirompente, lasciandoti senza fiato.
Frasi brevi, epigrammatiche, taglienti come una lama affilata che racchiudono un’amara verità, sepolta laggiù nella notte, spaventosa e ferocemente bella, con la quale tutti dobbiamo fare i conti prima o poi senza consolanti illusioni, maschere, comodi nascondigli.
Se lei non è più bella, ebbene tanto peggio! Ci arrangeremo!
Ho conservato tanto della sua bellezza in me, così viva, così calda che ne ho ancora per tutti e due e per me almeno vent'anni ancora, il tempo di arrivare alla fine.
Per lasciarla mi ci è voluta proprio della follia, della specie più brutta e fredda. Comunque, ho difeso la mia anima fino ad oggi e se la morte, domani, venisse a prendermi, non sarei, ne sono certo, mai tanto freddo, cialtrone, volgare come gli altri, per quel tanto di gentilezza e di sogno che Molly mi ha regalato nel corso di qualche mese d'America".
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