domenica 17 gennaio 2016

Giù fino in fondo alla notte

“La vita è questo, una scheggia di luce che finisce nella notte”

Cinico, impietoso, onirico, disperato e sarcastico, dal linguaggio basso e gergale alle descrizioni sublimi, dall'orrore nudo e crudo a improvvise epifanie poetiche.
Il viaggio di un uomo dall'incubo della prima guerra mondiale alla soffocante e malarica calura africana, dalla folla solitaria di New York alla povera umanità che arranca tra miseria e malattia, giù fino in fondo alla notte nera e senza fine che ogni uomo si porta addosso, e quando la parola diventa tragica e dolorosa ti sorprende all'improvviso con la sua forza dirompente, lasciandoti senza fiato.
Frasi brevi, epigrammatiche, taglienti come una lama affilata che racchiudono un’amara verità, sepolta laggiù nella notte, spaventosa e ferocemente bella, con la quale tutti dobbiamo fare i conti prima o poi senza consolanti illusioni, maschere, comodi nascondigli.


"Buona, ammirevole Molly, vorrei se può ancora leggermi, da un posto che non conosco, che lei sapesse che non sono cambiato per lei, che l'amo ancora e sempre, a modo mio, che lei può venire qui quando vuole a dividere il mio pane e il mio destino furtivo.
Se lei non è più bella, ebbene tanto peggio! Ci arrangeremo!
Ho conservato tanto della sua bellezza in me, così viva, così calda che ne ho ancora per tutti e due e per me almeno vent'anni ancora, il tempo di arrivare alla fine.
Per lasciarla mi ci è voluta proprio della follia, della specie più brutta e fredda. Comunque, ho difeso la mia anima fino ad oggi e se la morte, domani, venisse a prendermi, non sarei, ne sono certo, mai tanto freddo, cialtrone, volgare come gli altri, per quel tanto di gentilezza e di sogno che Molly mi ha regalato nel corso di qualche mese d'America".

La notte martellata di gong era dappertutto, tutta tagliuzzata di canti contratti e incoerenti come il singhiozzo, la grossa notte nera dei paesi caldi col suo cuore brutale a tam-tam che batte sempre troppo in fretta.

(Viaggio al termine della notte, Louis-Ferdinand Céline)



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