Purity, J. Franzen
"Die stets das Bose will und stets das Gute schafft"
Il significato di questo libro è tutto racchiuso in quella frase  che 
campeggia  in apertura  sulla pagina bianca. Quella frase oscura è tratta dal Faust di Goethe e significa letteralmente “sono una parte 
di quella forza che desidera eternamente il male e opera eternamente il 
bene.” Bene e male, luce e buio, purezza e abiezione.
In ciascun 
personaggio di questo straordinario romanzo si agitano e lottano 
furiosamente queste forze oscure, ognuno nasconde nel profondo 
un’ambivalenza, la parte luminosa e quella più nera.
Andreas uomo 
affascinante e di successo dal misterioso passato, che ama e odia, che 
vuole portare la luce della verità nel mondo svelando i segreti dei 
potenti, che anela alla purezza e  convive con l’Assassino.
Anabel ricca ereditiera, artista dal carattere impossibile, un’anima inquieta e
 in fuga, che rinuncia a tutto per un ideale, vivendo per anni nella 
menzogna. Leila giornalista di successo, divisa tra un amore dovere e un 
amore passione contaminato  dalla gelosia. Tom e l’insoddisfazione 
rabbiosa che cresce distruggendo quell’amore che sembrava unico e  
speciale. Annagret che vuole fare del bene per riscattarsi dal suo buio 
passato. Ogni personaggio dovrà fare i conti con il proprio lato oscuro e
 i suoi demoni interiori. E poi c’è Purity detta Pip, una ragazza 
incasinata con un alto debito studentesco da pagare, una madre ai limiti
 della follia, coinquilini strambi e una missione da compiere, scoprire 
la verità su suo padre, una verità scomoda, dolorosa, dopo anni di 
bugie. Purity l’unica davvero vicina a quell’ideale  di  utopica purezza,
 che tutti inseguono con scarso successo. Pip  che dovrà in qualche modo
 perdonare e cercare di fare meglio dei suoi genitori, che le hanno 
lasciato in eredità un mondo  rovinato. Pip non è sicura di farcela, ma 
forse si ce la farà, e il segreto è racchiuso nell’amore per Jason, per 
quella madre squilibrata il cui amore era però “affidabile come l’arrivo
 della pioggia nella stagione giusta” e proprio  con la pioggia , il 
rassicurante suono dell’amore che copre tutti gli altri suoni, si chiude
 il libro, un barlume di speranza per un  futuro incerto tra le rovine.
Leggere questo libro significa immergersi in un vortice turbinoso di 
personaggi, pensieri, dialoghi in rapida successione, dove non c'è tempo 
per annoiarsi nemmeno un secondo, trascinati dalla folle danza degli 
avvenimenti da Oakland a Denver, dalla Germania est alla Bolivia 
odierna, da città caotiche  a lussureggianti paesaggi naturali. Ho 
divorato questo libro  in pochi giorni , mi sono persa nella miriade di 
personaggi ed eventi concatenati tra loro, un libro talmente perfetto 
con i suoi personaggi eccentrici, incasinati e  imperfetti da creare 
dipendenza. E infine le tematiche affrontate con lucida e spietata 
ironia: la disgregazione della famiglia, fondata su bugie e 
inconfessabili segreti, il mondo dei social e di  internet, dove si 
insegue fama e popolarità isolandosi dalla vita vera, definito 
ferocemente “la morte” dallo stesso Andreas, condanna spietata e senza 
appello, il rapporto(disastroso) genitori figli, le ideologie politiche, 
un libro che parla di purezza in un mondo che ne è totalmente privo o 
forse no.
“Solo le parole umane non erano più udibili. Era molto 
disorientante, e in qualche modo doveva essere opera dell’Assassino. Ma 
qualcuno era l’Assassino. L’Assassino era sempre stato sordo alle 
parole? In quel misterioso silenzio selettivo si allontanò da Tom, 
spostandosi verso l’orlo del dirupo. Sentì uno scalpiccio di piedi sulla 
ghiaia (…) Tornò a girarsi verso il precipizio e abbassò lo sguardo 
sulle cime degli alberi tropicali, le grandi schegge di rocce cadute 
contro cui cozzavano i verdi frangenti del sottobosco. Quando 
cominciarono ad avvicinarsi lentamente, e poi più in fretta, e ancora 
più in fretta, tenne gli occhi bene aperti, perché era sincero con se 
stesso. Nell’istante prima che ogni cosa finisse e diventasse puro 
nulla, sentì tutte le voci umane del mondo.”
“Ma non appena aprì lo sportello, Pip sentì le voci. Le urla. Il suono dell’odio puro. Trapelava dai muri sottili della casa.
Pip richiuse lo sportello per non fare entrare le parole, ma l’alterco 
si sentiva anche con lo sportello chiuso. Le persone che le avevano 
lasciato in eredità un mondo rovinato stavano litigando furiosamente. 
Jason sospirò e le prese la mano. Lei gliela strinse forte. Doveva 
essere possibile fare meglio dei suoi genitori, ma non era sicura di 
riuscirci. Solo quando il cielo riaprì le cateratte, quando la pioggia 
arrivata dall’immenso, buio oceano occidentale cominciò a battere sul 
tetto della macchina e il suono dell’amore coprì gli altri suoni, solo 
allora Pip pensò che forse ce l’avrebbe fatta.”

 
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