sabato 11 marzo 2017

Voci dalla luna

Voci dalla luna, Andre Dubus

Principio attivo: cieli stellati a portata di mano là fuori nel buio.

Effetti collaterali: questo scrittore può creare dipendenza con quel suo modo straordinario di raccontare la vita, le pulsioni, i desideri, gli impulsi dell'essere umano.

Modalità d'uso: da leggere tutto d'un fiato.

Colonna sonora: Little Girl Blue.

Un racconto lungo che vola via in poche ore, coprendo l'arco temporale di un'intera giornata, dove si scandagliano le emozioni, i sentimenti, gli stati d'animo, i pensieri dei componenti di una imperfetta e incasinata famiglia americana.
Periodi armoniosi e ampi come respiri che raccontano l'amore nelle sue varie declinazioni e riflettono le passioni dei personaggi, gli errori, l'amore tormentato e irrinunciabile, il perdono, l'accettazione dell'altro anche se le sue scelte possono ferire e fare male.
Protagonista indiscusso è l'amore, intenso, illogico, egoista, oscuro, purissimo, perduto, essenziale, che allontana e avvicina, separa e unisce. Genitori e figli, legami intensi, forti, complicati e indissolubili, che resistono nel tempo, nonostante tutto.

"L'atto di scrivere è l'unico modo che ho per trovare il coraggio di affrontare la giornata. Se il mio sostentamento e le attese del pubblico dipendessero da esso, dubito che ci riuscirei. Come i poeti, gli autori di racconti vivono in un mondo a parte. Non bisogna vendere, non bisogna battersi per un manoscritto. L'unico debito che abbiamo è verso noi stessi e verso quelle storie che ci parlano da quel luogo in cui si trovavano fino a che noi non le abbiamo scritte."

"Lui le cantò nell'orecchio e lei gli appoggiò la testa al petto, e pensò che no, non era un pensiero egoista, era essere donna e avere il coraggio di ammettere che quando ami, la tua vita cambia, se è questo che ti manca, e cambia anche la vita delle altre persone, e non puoi permettere a nessuno, nemmeno ai tuoi figli, di fermarti. Perché due che si amano devono sempre essere egoisti, rivolti l'uno verso l'altra, girando le spalle al mondo, se vogliono che il loro amore duri (...)
Quando avevi avuto diverse storie, era come se sentissi qualcosa che ti spingeva a rinunciare e a dire che l'amore non esisteva e non era mai esistito, era sempre stato un artificio della natura per continuare ad andare avanti. E quando le cose stavano così, volevi solamente accompagnarti a delle persone che ti aiutassero a passare attraverso la notte, come cantava Kris Kristofferson. Ma dovevi combattere contro questo, dovevi mantenere viva quella parte di te stessa che ancora sperava e credeva, così che, se l'amore fosse arrivato, tu saresti stata pronta e forte abbastanza. E allora nessuno avrebbe potuto fermarti, neppure te stessa (...)

 Lui l'abbracciò e rimasero fermi nella stanza, al suono della musica, tenendosi, e lei sentì la vita battere nel petto di lui e sperò che fosse lunga e che quell'amore fosse felice. E desiderò, più di quanto avesse mai desiderato qualsiasi altra cosa da tantissimo tempo, di potergli regalare tutto questo, facendolo scorrere dal proprio cuore a quello del padre, mentre stavano abbracciati al suono di questa canzone."

"Quando sono sola la notte - e mi piace esserlo - guardo fuori dalla finestra e capisco. Il nostro compito non è vivere grandi vite, il nostro compito è capire e portare avanti le vite che abbiamo. Vedo che sorridi ancora.
E ho ancora gli occhi umidi.
Asciugateli in fretta, prima che le mie amiche pensino che è successo qualcosa di brutto."

Nessun commento:

Posta un commento