martedì 21 giugno 2016

Dopo di te

Dopo di te (Jojo Moyes)

"Non si sa mai cosa può succedere quando si cade da una grande altezza."

Non mi convinceva molto l'idea di un sequel, soprattutto se il primo libro (Io prima di te) è stato emozionante, coinvolgente e perfetto con quel finale tremendo ma risolutivo, si rischia sempre di perdere qualcosa, di rimanere delusi. Tuttavia dopo averlo visto in libreria non ho resistito e l'ho acquistato.
Questo libro si legge in poco tempo, è scritto con ironia e levità, senza toni melodrammatici, va letto tuttavia dimenticando quello che si è provato leggendo l'altro. Non accadano miracoli, Will non c'è più, ha lasciato in quanti gli hanno voluto bene una scia di dolore che non va via.
Sono passati 18 lunghi mesi, ritroviamo una Lou cresciuta, sommersa dal dolore come una lenta e inesorabile marea, ora vive da sola, lavora in un anonimo bar vicino all'aeroporto, ha messo la sua vita in standby, non ha alcun progetto per il futuro, perché il dolore è forte e nulla sembra poter essere più come prima. Però le cose possono cambiare, con incontri inaspettati e sconvolgenti, una ragazzina ribelle di sedici anni che ti piomba in casa all'improvviso (Lily),un affascinante paramedico (Sam) che ti salva letteralmente la vita quando scopri che no, non sai volare dai tetti. A poco a poco nonostante la sofferenza per la perdita subita, Lou sente il bisogno di tornare a sentirsi viva, di ridere, ballare, amare. Un istinto vitale che ti fa andare avanti, che inizialmente è pura sopravvivenza a giorni che si succedono tutti uguali e poi diventa di nuovo vita, meravigliosa vita. Nell'insieme questo libro mi è piaciuto perché racconta il lento e faticoso ritorno alla vita di una giovane donna, come riuscire a superare la perdita della persona amata, come imparare a lasciarla andare, senza sentirsi in colpa se tu sei viva e lui no, se malgrado la sofferenza che hai nel cuore vuoi tornare a vivere davvero, assaporando ogni singolo istante, anche ballando tutta la notte spegnendo per una volta il cervello, senza porsi troppe domande. E soprattutto Lou si innamorerà di nuovo di un uomo solido, concreto, sui cui può contare sempre e capirà che questa volta lei può essere abbastanza, un ottimo motivo per restare. Una lettura piacevole, scorrevole, una scrittura semplice, ironica, lineare, leggera, senza troppe pretese, una storia che va letta se siamo curiosi di sapere cosa è successo dopo, dimenticando l'atmosfera del primo libro perché quelle emozioni lì non torneranno, sono evaporate via con Will di cui talvolta si respira ancora l'evanescente presenza tra le pagine.
Nota negativa: ho trovato la trama un po' inverosimile e il finale deludente, dopo innumerevoli peripezie mi aspettavo un epilogo diverso.

"Qual è stata la parte più difficile ?"chiese.
"Scusi?"
"Nel lavoro con Will Traynor. Mi sembra di capire che è stata una sfida piuttosto impegnativa.
Esitai. Nella stanza d'un tratto calò il silenzio. "Lasciarlo andare "dissi. E, inaspettatamente, mi trovai a dover ricacciare indietro le lacrime.



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