martedì 2 giugno 2015

Apnea

Questo non è un libro come tutti gli altri, è il mio libro del cuore senza se e senza ma, un libro bellissimo, intenso, ironico e commovente, un faro di luce che mi ha indicato la strada in un momento buio.
Un libro forte, a tratti duro, che non omette nulla, descrive ogni cosa, anche quello che forse non vorresti leggere perché fa male, ma merita di essere letto fino in fondo, perché riemergi dall'apnea e apri gli occhi.

Lorenzo ha ventisei anni, è un ragazzo esuberante, un musicista rock, ribelle, trasgressivo, capelli lunghi, tatuaggi colorati, una sfrenata voglia di vita e libertà, ma un giorno tutto questo cambia per sempre, una caduta sulla neve e poi il buio, in apnea senza fiato e noi con lui.
Uno libro intenso ed emozionante, una storia vera, autobiografica, un'ode alla vita, dolorosa, feroce, forse ingiusta, spietata e bellissima, uno stile lucido, serrato, limpido, essenziale, dall'apnea giù verso profondità abissali, quando tutto cambia irrimediabilmente in un battito di ciglia, alla rinascita, quando poco a  poco ricominci a respirare.
La storia di una persona coraggiosa, che sceglie di raccontarsi e mettersi a nudo, un uomo che sceglie di vivere, amare, viaggiare, lottare, di esserci, con graffi, lividi, ferite, cicatrici, malgrado tutto, un uomo che vorresti abbracciare e ringraziare, mentre speri con tutte le tue forze che la vita smetta di schiaffeggiarlo e gli riservi soltanto carezze lievi.

"Libertà di pensiero è libertà di movimento"

"Così vicino e allo stesso tempo così distante. Come se mi guardassi da fuori. La fantasia è ciò che mi separa dalla follia. Ho paura"

"Tutte le luci sono accese in un arcobaleno di colori quasi accecante, mi godo ogni minuto degli ultimi tre pezzi in scaletta. All'ultimo accordo, guidato da un irrefrenabile impulso, mi svesto della mia appendice sonora, faccio qualche passo e mi butto a volo d'angelo sulle prime file.
Atterro su decine di mani che attutiscono la caduta e mi lascio trasportare come una nuvola dal vento. Ed è lì che voglio restare, per sempre."

"La mia nuova condizione fisica si è portata dietro anche uno stato d'animo che ha nascosto la mia personalità, che è la cosa più importante che abbiamo. La caratteristica che ci rende unici, diversi, e che dovremmo coltivare sempre con grande attenzione. Ho avuto bisogno di una scintilla per ricordarmi della sua esistenza, per illuminare nuovamente la strada che ho fatto e quello che ho imparato, per smettere di avere paura. Non temo le persone che mi danno dello sfigato, nè la folla in giro per Roma, nè gli sguardi pietosi. Non temo il dolore, nè le siringhe e non ho più paura di parlare, di confidarmi, di farmi sentire. Non mi vergogno di essere diverso.
Ho voglia di vivere, di vedere, di toccare, di sentire, la stessa voglia che ho sempre avuto, ma che aveva bisogno di riemergere.
Voglio solo ricostruire il mio mondo e la mia vita nel miglior modo possibile, a cominciare dalla persona più importante. E' venuto il momento di tornare a casa."


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