La figlia del matematico, Laura Kinsale
Lui il duca di Jervaulx, uomo appassionato, geniale matematico, tormentato, inquieto, ribelle, passionale, sorriso da pirata, occhi blu notte come un cielo in tempesta, messo a dura prova dalla vita. Un uomo che è passato dalla gioia più sfrenata al buio spaventoso, da tutto a niente in una manciata di minuti. Da un'esistenza agiata, ricca di divertimenti e passioni a una feroce solitudine, mortificato nell'anima e nel corpo, un fantasma muto e rabbioso, incattivito dal dolore e dalla disperazione.
Lei Maddy Timms totalmente diversa per credo religioso (è una quacchera) estrazione sociale, stile di vita austero.
Una ragazza forte, coraggiosa, devota, semplice e concreta, un'ancora di salvezza in un mondo che all'improvviso si capovolge e diventa un abisso infernale privo di significato.
Dal buio alla luce.
Una intensa storia d'amore di quelle super romantiche, che mi ha tenuta incollata alle pagine fino alla fine. Se avete sognato con l'orgoglioso signor Darcy o l'impetuoso Rochester, non potete non leggere questo libro.
Titolo originale "Flowers from the storm", che tradotto in italiano diventa "la figlia del matematico". Preferisco il titolo originale perché è una vera e propria tempesta quella che sconvolge la vita dei due protagonisti, legandoli indissolubilmente e costringendoli a fare i conti con quello che sono stati fino a quel momento e non saranno mai più. Se Christian dovrà imparare di nuovo tutto da zero, anche le cose più elementari, parlare, vestirsi, relazionarsi con gli altri, affrontando un mondo che improvvisamente sembra immenso e fa paura, riappropriandosi a poco a poco della propria vita, Maddy dovrà mettere in discussione tutto quello in cui ha sempre creduto e fare i conti con una parte sconosciuta di se stessa, quella che ama fortemente e appassionatamente.
Avvincente, scorrevole, ricco di dialoghi e descrizioni accurate, una lettura di pura e semplice evasione se si ha voglia di sognare a occhi aperti per un po'.
Una storia d'amore struggente e appassionata di sapore ottocentesco.
Ovviamente è un romanzo rosa, ci sono ruoli ben definiti, la donna "angelo", il duca ribelle, gli ostacoli da superare, però mi piace l'idea di fondo.
Questo amore che nasce tra mille difficoltà, che sopravvive a tutto, che deve fare i conti con la parte peggiore dell'altro, quella scomoda, brutta, oscura, con tutto quello che fa paura, che guarisce e porta in salvo, avvicinando due persone lontanissime e legandole per sempre. Quell'amore egoista che non fa respirare, di cui non puoi e non vuoi fare a meno, dell'anima e del corpo, che forse esiste solo nelle fiabe o nei libri.
"Pensi che sei una dolce timida piccola quacchera?" La risata scomposta che ebbe nel dire questo salì fino alle travi del soffitto.
"Ostinata... egoista... bugiarda caparbia per orgoglio! Non farò riverenza al re, dannazione!
Entrare nella cella di un pazzo... a testa alta... senza paura... avrei potuto ucciderti Maddy. Ucciderti cento volte.
"Era un Incarico" sussurrò lei.
"Era...tu" replicò Christian. "Tu... mi hai tolto di là (...)
Non perle, fiori...abiti da sera. Ti dono... quello che sono, e tutto quello che posso.
Ti dono...mia figlia...perché solo tu puoi insegnarle abbastanza coraggio... insegnarle a non curarsi...il disprezzo...quello che dicono. Solo tu... puoi insegnarle a...essere come te. Una duchessa. Una duchessa dentro!"
" Una stella che potevo solo guardare e ammirare. Tu hai percepito la mia vera natura e i miei desideri. Sono contenta che questa stella sia caduta, così posso tenerti tra le mie mani."
"Rovesci il mio mondo... sottosopra".
Nessun commento:
Posta un commento